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al testo di Rosetta Sacchi
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Non voglio un giorno vuoto dopo questa notte d’incubi frammenti che tornano a comporsi pensieri migrati come uccelli verso altri luoghi
non voglio un giorno morto di cose storte di idee confuse di intrighi di temporali violenti mentre rido (e raramente mi ascolto mentre rido)
non voglio un giorno mesto dopo questo risveglio brusco di parole che più non ricordo e volti noti d’altri tempi e volti nuovi i morti uguali ai vivi
non voglio un giorno incompiuto inconcludente dove si contano solo i passi spesi e le parole sprecate e le vie che non portano da nessuna parte. |
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